Quali colori stimolano la produttività in ufficio?

L’arredo di un ufficio con annessi colori rappresenta il fulcro più importante di un’attività lavorativa. Le diverse tonalità sono in grado di inficiare in maniera sensibile la produttività dei lavoratori e più generalmente di chi frequenta quell’ambiente.

In effetti, molto spesso i colori vengono assicurati alla sfera emotiva, ragion per cui, ambienti lavorativi tetri o dai colori spenti, mettono in crisi anche le sensazioni personali dei dipendenti.

Le ricerche psichiche sulla cromoterapia

Ad avallare queste tesi ci sono anche delle recenti ricerche che hanno esaminato il rendimento di dipendenti e collaboratori all’indomani di un rifacimento cromatico dell’ufficio. A seconda di quella che era la loro personalità e in base alle loro abitudini (osservate nel totale rispetto della privacy) gli esperti hanno selezionato dei colori mirati per gli spazi vissuti. Hanno così notato che le tonalità scelte avevano l’abilità di ottimizzare anche sensibilmente la loro produttività. Questo perché ogni tonalità influenza in qualche maniera il nostro cervello tanto che da sempre l’uomo ha cercato di studiare il significato dei colori.

Questa, come altre ricerche, rappresenta un punto di partenza per tutti coloro che hanno intenzione di rifare il proprio ufficio, dando un tocco di colore, che sia adatto e stimolante sul piano professionale.

Un solo colore, così come una combinazione di varie tonalità riesce a migliorare l’atteggiamento dei lavoratori, i quali sentono meno il peso di dover trascorrere tempo in un ambiente chiuso. La cromoterapia dunque  è in grado di alimentare sia efficienza che produttività sul posto di lavoro.

Aumentare la concentrazione in ufficio

Sulla base di quanto appena detto, è diventato uso comune presso gli uffici rifare l’arredamento dell’ambiente per favorire la concentrazione. In molti hanno infatti capito che il colore non è una mera scelta di gusto o di moda, ma rappresenta un valore aggiunto, un plus  per consentire all’attività di crescere e di riempirsi di successo.

I datori di lavoro ci tengono all’efficienza dei propri sottoposto, per cui nelle ristrutturazioni interpellano anche esperti di design e psicologi, competenti sui benefici della cromoterapia in ufficio.

Sono indicativamente tutti proiettati verso colori che, esaminati nel dettaglio, hanno dimostrato di suscitare l’interesse, la creatività e la sensazione di relax in chi li osserva. Mantenendo fede alla cromoterapia, e senza nemmeno dimenticare il proprio gusto, l’ufficio può essere rifatto rimanendo fedeli alle nuove regole di design al contempo facendo una scelta di colori niente affatto casuale.

I colori (come del resto anche gli effetti ottici) scatenano nella gente delle reazioni chimiche fino a sfiorarela loro psiche. Ecco perché le scelte cromatiche devono essere ben precise e devono rispettare alcune regole fondamentali legate ai colori freddi e a quelli caldi.

Ad esempio, i colori caldi stimolano accoglienza, fanno venire voglia di rimanere in quella stanza intima e confortevole. I colori accesi invece stuzzicano l’estro creativo, mentre i colori scuri in fondo eleganza e stabilità. I toni pastello mantengono a bada l’ira e l’impulsività e favoriscono i rapporti sociali.

Il colore Blu e il colore giallo

Produttività è sinonimo di colore blu. Secondo le teorie cromoterapiche si tratta di un colore in grado di far concentrare la persona e di potenziare la produttività mentale. Questa regola è molto più intensa se le mansioni che si svolgono in ufficio sono legate ai calcoli numerici. Se combinato con l’arancio, il colore intensifica anche l’aspetto emotivo.

Per quel che concerne il colore giallo, esso rappresenta il colore che rappresenta la creatività per antonomasia. La tinta canarina riesce a far concentrare positivamente l’ego e l’autostima personale.

Il Rosso e il verde

Un altro colore molto consigliato è il rosso che riesce a positivizzare soprattutto l’estro di chi svolge una mansione manuale e prettamente tecnica.

Viceversa il verde è la nuance perfetta per stimolare il rendimento di coloro che operano con il denaro. Al contempo aiuta a mantenere equilibrio, calma e nervi saldi.

Il viola

Spesso sottovalutato ma di forte impatto sulla sfera sensoriale è il viola. Anch’esso uno dei colori freddi per antonomasia, aiuta i dipendenti a trovare la giusta fonte ispiratrice.

Al contempo tiene a bada il nervosismo, la spontaneità eccessiva e gli scatti irragionevoli. Inoltre rallenta l’attività cardiaca, e si addice perfettamente per l’area riunione.

Il marrone solo per i dirigenti

Per quel che concerne il marrone, ad esempio, esso trasmette si una sensazione di vigore e potere, ma meglio usarlo con parsimonia, altrimenti si rischia di negativizzare l’umore, e di aumentare di conseguenza lo stress (senza contare che sul piano del design rende più cupo l’ufficio).

Tuttavia se usato nelle sue tonalità dall’ocra al bruno, va bene per le stanze e per la pavimentazione delle stanze dei datori, dei dirigenti. Questo in quanto, essendo il colore della terra e del legno, richiama sensazioni di solidità, di durevolezza e di stabilità. Non a caso è questo il colore delle persone forti e solide pazienti ma anche in grado di prendere le situazioni di petto.

Quali colori evitare

Se tutti questi sono colori da utilizzare, vediamo qualcuno da evitare. Il blu è sì ottimale, ma meglio non sceglierlo in una gradazione troppo scura altrimenti si rischia di creare un’atmosfera talmente calma da sfociare nella spossatezza.

Il grigio invece va evitato perché rende troppo cupo e triste non solo l’ambiente ma anche l’umore, mentre un rosso troppo acceso è eccitante e suscita ansia e rabbia.

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