L’outsourcing è una tecnica che punta all’esternalizzazione delle risorse, rispondendo alle esigenze di un’azienda che ha subìto i contraccolpi della crisi. I vantaggi di questa soluzione sono molti: flessibilità, professionalità, risparmio, produttività. Se stai muovendo i primi passi verso questo approccio voglio darti i consigli e strumenti utili per l’outsourcing. Senza dimenticare i suggerimenti per procedere nel miglior modo possibile.
- Rifletti sempre sull’investimento: esternalizzare vuol dire affidare un compito aziendale a un esperto estraneo all’impresa. In termini di profitto questo è davvero conveniente per te? Devi guadagnare più di quanto spedi rivolgendoti a una risorsa autonoma. In pratica, dando il lavoro a un soggetto esterno hai speso -prezzo simbolico- 300 euro ma hai liberato tempo per un’attività che ti consente di guadagnarne il doppio e forse di più. Ecco, se è questo il tuo caso sei nella direzione giusta.
- Scegli gli incarichi da delegare: il soggetto esterno deve svolgere le attività per le quali i dipendenti non hanno tutte le conoscenze necessarie. In questo modo il flusso di lavoro si velocizza e la produttività aumenta.
- Definisci gli obiettivi e il perimetro dell’operazione: prima di intraprendere l’outsourcing ragiona sui compiti che vuoi esternalizzare e gli scopi. Così dai anche una struttura coerente alla tua organizzazione.
- Per fare outsourcing affiancati a un team specializzato: per intercettare le risorse utili al tuo progetto chiedi il supporto di un team in grado di conoscere i punti deboli e la forza della tua azienda. Ma non solo. La squadra deve saper giudicare i candidati. E avere buone conoscenze in diversi ambiti nel settore tecnico, finanziario, legale.
- Valuta con attenzione la reputazione del soggetto esterno da selezionare: le attività che intendi esternalizzare devono essere svolte da un professionista o un’agenzia con un buon nome. Un modo per testare il valore di queste risorse? La tecnica del “guinzaglio corto”. Sai cosa significa? Affidi al professionista esterno prima piccoli incarichi poi aumenti il grado di complessità e cerchi di capire, con il tempo, se puoi affidargli un progetto completo. Questa strategia serve per instaurare un reciproco rapporto di fiducia.
- Usa una comunicazione limpida: questo è un aspetto fondamentale per ottenere i risultati sperati. Assicurati che la risorsa comprenda il modo di comunicare dell’azienda e soprattutto che abbia ben chiaro le mansioni che deve svolgere.
[x_custom_headline type=”left” level=”h2″ looks_like=”h4″]Strumenti per fare outsourcing[/x_custom_headline]
Ci sono diversi strumenti che possono aiutarti nella tua attività di outsourcing:
- Consulta directory di professionisti specializzate in ciò che stai cercando. Con un’ indagine specifica riduci la possibilità di fare scelte errate.
- Utilizza piattaforme project-based come twago: in questo spazio di intermediazione online racconta il tuo progetto e le specifiche di cui hai bisogno. Saranno gli stessi professionisti in possesso dei task richiesti a contattarti.
- Gruppi di settore online: i social network sono una vera miniera d’oro per trovare i freelance adatti alle tue necessità. Esplora i gruppi su Facebook le discussioni su Twitter oppure cerca su fonti offline come le Pagine Gialle.
Per approfondire: svantaggi dell’outsourcing per le aziende.
[x_custom_headline type=”left” level=”h2″ looks_like=”h4″]Consigli e strumenti per l’outsourcing: cosa ne pensi?[/x_custom_headline]
Questi sono solo alcuni consigli e strumenti per l’outsoutcing. Elementi che possono migliorare la qualità della tua ricerca e del tuo tempo lavorativo. Ora lascio la parola a te. Tu hai qualcosa da aggiungere alla lista? Aspetto la tua opinione nei commenti.